Il PLA, acronimo di acido polilattico, è uno dei materiali più comuni e popolari utilizzati nelle stampanti 3D a filamento. È un tipo di plastica biodegradabile e biocompatibile che deriva da fonti rinnovabili come mais, tapioca o canna da zucchero. Questo lo rende una scelta ecologica rispetto a materiali plastici derivati dal petrolio.
La produzione del PLA
Coltivazione e raccolta delle materie prime vegetali: amido di mais, la canna da zucchero, la barbabietola da zucchero o altre piante ricche di amido.
Estrazione dell'amido: viene estratto l'amido attraverso processi di macinazione, ammollo e separazione. L'amido è il componente principale utilizzato per la produzione di PLA.
Fermentazione dell'amido: L'amido estratto viene quindi trasformato in zucchero tramite processi enzimatici e successivamente fermentato per produrre acido lattico. Questo processo è simile a quello utilizzato per produrre alcol etilico dalla fermentazione dei carboidrati nelle industrie di produzione di alcol.
Polimerizzazione: L'acido lattico ottenuto dalla fermentazione viene poi polimerizzato per creare molecole più grandi di PLA. Durante questo processo, l'acido lattico subisce una serie di reazioni chimiche che lo trasformano in una lunga catena polimerica, creando così il PLA.
Estrusione e formatura: Il PLA polimerizzato viene quindi estruso attraverso filamenti o granuli. Questo PLA grezzo può quindi essere ulteriormente lavorato e trasformato in forme desiderate come filamenti per stampanti 3D.
Produzione di filamenti: I filamenti di PLA sono prodotti attraverso processi di estrusione in cui il PLA viene fuso e spinto attraverso un ugello per creare un filamento continuo di diametro uniforme. Questi filamenti possono poi essere avvolti su bobine per la distribuzione e l'uso nelle stampanti 3D.
In generale, il processo di produzione del PLA per le stampanti 3D è
relativamente ecologico rispetto ad altri materiali plastici poiché si basa su materie prime rinnovabili e può essere biodegradabile. Tuttavia, è importante notare che la produzione su larga scala del PLA può ancora comportare impatti ambientali, specialmente nelle fasi di coltivazione e trasformazione delle materie prime.
Suggerimenti di stampa per il PLA
Temperatura di estrusione: La temperatura ottimale di estrusione per il PLA di solito si aggira intorno ai 190-220°C, ma questo può variare a seconda del marchio e del colore del filamento. Segui le raccomandazioni del produttore del filamento o sperimenta diverse temperature per trovare quella che funziona meglio per te.
Temperatura del letto riscaldato: Molti utenti trovano utile riscaldare il letto di stampa a temperature comprese tra i 50°C e i 70°C quando si stampa con PLA per favorire una migliore adesione al piano di stampa. Tuttavia, con alcuni letti di stampa, potresti non aver bisogno di riscaldamento del letto per il PLA.
Velocità di stampa: In generale, il PLA può essere stampato a velocità moderate, ma è consigliabile evitare di stampare troppo rapidamente, specialmente su dettagli fini o su modelli complessi. Una velocità di stampa di 30-60 mm/s è spesso un buon punto di partenza.
Ventilazione: Se la tua stampante 3D dispone di ventole di raffreddamento, assicurati che siano correttamente posizionate e funzionanti durante la stampa con il PLA. Questo aiuterà a raffreddare il materiale in modo uniforme e a prevenire eventuali problemi di deformazione.
I brand che consiglio
Essendo il PLA il filamento più utilizzato nella stampa 3D, tutti i brand si sono buttati nella sua produzione. Qualità delle materie prime, precisione nel diametro e avvolgimento della bobina sono fondamentali per avere degli ottimi risultati, ecco perchè il mio consiglio ricade sempre sul filamento Prusament prodotto da Prusa Research. I filamenti Prusament hanno materie prime purissime e di altissima qualità, precisione dimensionale di ±0,02mm con colazione costante. Prusa, non contenta, marchia ogni bobina con un QR code che mostra un identikit completo della specifica bobina in termine di precisione dimensionale.
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